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lunedì 27 giugno 2022

24 giugno 2022 Profet River-Fort Nelson km 92

 24 giugno 2022 Profet River-Fort Nelson km 92

Diario di bordo - ven. 24 giugno 2022
In viaggio verso l'Alaska - 5a tratta: Calgary-Prudhoe Bay
10 tappa: Profet River-Fort Nelson km 92
A volte è veramente difficile trovare le parole giuste per esprimere le sensazioni, soprattutto quando le emozioni sono contrapposte, se contemporaneamente nell'arco di poche ore si passa dal sublime all'infimo, dal paradiso all'inferno.
Oggi era la giornata giusta per il grande salto, per recuperare la tappa dimezzata dal brutto tempo di ieri saltando a piè pari la sosta a Fort Nelson, solo 92 km, e tirare fino al campeggio di Tesla River, altri 118. Ma si potrebbe fare benissimo col bel tempo che c'è oggi, dopo i temporali notturni SE non dovessi fermarmi a Fort Nelson per consultare un dottore.
Nonostante il fatto che ci sentiamo entrambi in perfetta forma, senza alcun problema muscolare o affaticamento, da due giorni accuso un problema all'occhio destro (in un primo momento ho dato la colpa alla strada polverosissima dell'altro giorno) su cui si è formato un alone che sta parzialmente e progressivamente impedendomi una buona visione.
Vedremo di capirci qualcosa a Fort Nelson, qua a Profet River in mezzo alle foreste e senza linea telefonica, non si può fare nulla.
Ci mettiamo in moto presto, alle 7.15 proprio per avere più tempo a disposizione per trovare un dottore, e subito capiamo che sarà una tappa meravigliosa con la strada completamente senza traffico che si insinua in una foresta verdissima e selvaggia (che anche qui però presenta ampie tracce di un recente incendio).
Oggi siamo per lunghi tratti in tre, con il ticinese Sebastiano con il quale canto a squarciagola, a due voci, la mitica Addio Lugano Bella. Brividi nelle foreste canadesi... Essendo lui macchinista ferroviere, a completamento della parentesi anarchica, gli dedichiamo pure la Locomotiva di Guccini. Risate e allegria.
Io e Dino aumentiamo il passo, con la promessa di rivederci a Fort Nelson e dopo poco finalmente LO vediamo.
Lui, l'orso tanto bramato e tanto temuto. Nero, non troppo grande (ma neppure piccolino), ci da le spalle a 25 metri dal bordo della strada. Fa tenerezza pensando a Yoghi, sembra un peluche ma quando, dopo averlo fotografato in tutte le salse, si gira e i suoi occhi incrociano i nostri, facciamo una partenza bruciante che neanche al Giro d'Italia.
Eccitati dall'incontro guardiamo a destra e a sinistra e effettivamente ne vediamo altri 3, di cui un piccolino a una decina di metri.
Il paesaggio è idilliaco, con laghetti, stagni, gracidar di rane e qualche diga di castoro...
Insomma, c'è da perdersi e restare immagati.
Il percorso è nel complesso facile, o quantomeno lo è stato reso dalla bellezza cui abbiamo assistito e alle 12.00 in punto siamo a Fort Nelson. Avessimo potuto continuare fino a Tesla River ce l'avremmo fatta sicuramente ma abbiamo una cosa più urgente da fare. Troviamo una clinica e mi faccio visitare.
La diagnosi è impietosa: distacco della retina, abbastanza preoccupante, non certo da sottovalutare, tanto che il dottore si da da fare per trovare un ospedale per fare un'operazione col laser per riparare il danno. Trovato per domenica mattina a Edmonton, quasi all'inizio del viaggio, 1000 km a sud.
Dovremmo andarci in macchina e dimenticare la bici.
Il viaggio, e il destino, hanno preso un altro corso... E che possiamo farci?
Dovremo poi tornare qui a riportare la macchina e non è detto che Dino non riesca a giungere in bici fino a Fairbanks: quello che è escluso è certamente l'arrivo a Prudhoe Bay.
Pazienza, vorrà dire che continueremo ad essere Ancora in viaggio...
A presto per gli aggiornamenti e su col morale (lo dico soprattutto a me e Dino...).
 










 

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