Archivio blog

lunedì 20 giugno 2022

19 giugno 2022 Valleyview - Grande Prairie Km 113

19 giugno 2022 Valleyview - Grande Prairie Km 113 

"Credo nel sole anche quando piove" Una frase di Anna Frank, frutto della sua esperienza nel campo di concentramento... un paragone esagerato? Forse... ma quante volte nella vita, ripeterci questa frase, ci farebbe bene.
Ci darebbe forza, ci farebbe vedere il positivo e ci aprirebbe alla speranza!
Che bello il report di oggi dei nostri amici: sanno "andare oltre". Trovano forza e motivazione. Trovano il sorriso...nonostante gli imprevisti.
E gli incontri che fanno? Esprimono la dignità e il valore delle persone ed emerge la parte migliore di ogni essere umano.
"In viaggio... verso l'Alaska" oltre ai messaggi specifici del progetto #diabetesnolimits #sicurezzastradale #salvaguardiadelcreato #solidarietà ci offre occasioni di riflessioni, condivisioni, interiorità, profondità... Grazie! Viva la vita!
Diario di bordo - dom. 19 giugno 2022
In viaggio verso l'Alaska - 5a tratta: Calgary-Prudhoe Bay
5 tappa: Valleyview-Grande Prairie, km 113
Come volevasi dimostrare...
Tappa facile? No thank you. Oggi infatti abbiamo avuto conferma dell'esistenza del secondo postulato della legge di Murphy: se punti a nord il vento viene da Nord, se punti verso ovest il vento verrà da ovest. Matematico. E oggi la nostra direzione era completamente verso il west. Ci eravamo illusi dopo lo splendido tramonto di ieri sera, col cielo azzurrissimo che pian piano imbruniva, ma alle 8.00 alla partenza eravamo già con la giacca a vento indossata date le promesse dei nuvoloni neri che ci sovrastavano... E infatti poco dopo comincia a piovere, tanto che indossiamo pure i pantaloni impermeabili: insomma tenuta da Alaska. Del vento contro abbiamo già detto, delle ondulazioni non ancora, ma sono più o meno come quelle di ieri, e noi nonostante tutto ce la godiamo chiacchierando affiancati lungo la banchina di una strada praticamente deserta, data la giornata festiva.
Si parla del più e del meno, da buoni amici affiatati e la pioggia non scalfisce minimamente la nostra intimità. Ormai ci fa un baffo.
Al km 45 a DeBolt, sparuto villaggio, ci fermiamo a un distributore di benzina, che in questo mondo è incredibilmente il punto di riferimento della comunità e ci ristoriamo nell'immancabile store grazie a una cioccolata bollente e a una tortina. La pecca di questi negozi è che non ci sono posti a sedere ma i due giovanotti dietro al bancone, vedendoci stanchi e infreddoliti ci consigliano di sederci all'interno della contigua grande officina. Così incongruamente ci siamo sfamati tra le chiavi inglesi e i bulloni: situazione paradossale ma simpaticissima. Usciamo che sta quasi spiovendo ma non cantiamo vittoria: poco dopo foro. D'altronde la corsia d'emergenza ove corriamo è molto sporca, con numerosi resti di copertoni di camion esplosi e forare, evidentemente, è un attimo. A questo aggiungiamoci che l'asfalto è molto ruvido, c'è anche parecchio ghiaino (non scordiamoci che d'inverno qui si toccano i 40 gradi sottozero e le strade sono ghiacciate) e i copertoni si usurano facilmente: speriamo di arrivare alla meta, prenderemo le adeguate contromisure...
Mentre stiamo cambiando la camera d'aria, impacciati dalle giacche a vento e pantaloni impermeabili, si ferma un gentilissimo automobilista con l'immancabile fuoristrada gigantesco che ancora prima di fermarsi ci offre un passaggio a noi, alle due bici e a tutti i bagagli assieme fino a Grande Prairie, la sua ma anche la nostra meta.
Per pura solidarietà, noi non avevamo chiesto nulla, ci ha visto sotto la pioggia e in difficoltà con la ruota smontata e ha fatto il buon samaritano. Chapeau, noi lo ringraziamo, decliniamo l'offerta e continuiamo la riparazione, pur restando favorevolmente impressionati dalla cortesia: siamo convinti che in caso di bisogno troveremo qualcuno che ci caverà dagli impacci, quantomeno speriamo
Si riprende a pedalare lungo questo altopiano tra gli 800 e i 700 metri di altitudine che stiamo attraversando da giorni, anche se oggi i boschi e le foreste hanno lasciato spazio alle grandi praterie canadesi, dato che oggi giungeremo proprio a Grande Prairie, il cuore agricolo dell'Alberta.
Il tempo migliora, ci togliamo la bardatura da pioggia e alle 13.30 giungiamo nel paese di Bezanson, dove entriamo in un bar, Lefty's Cafè e qui per la prima volta troviamo un locale che non sia delle solite catene ma a gestione familiare dove addirittura ci propongono una zuppa della casa, veramente coi gusti di una volta, con pezzi di patate e cavoli. Bollente e squisita, veramente quello di cui avevamo bisogno. Clima cordiale, casalingo, con famiglie che mangiano il pasto domenicale, ci sentiamo a nostro agio.
Poi si avvicina la padrona, Joanne, ci chiede dove stiamo andando, noi le spieghiamo il progetto, le parliamo di Mauro, del diabete, dei nostri messaggi. Lei vuole farsi assolutamente una foto con noi, ci abbraccia e... ci offre il pranzo.
Grazie Mauro anche per questo incontro.
Ripartiamo carichi dopo questa scossa di adrenalina e... dopo 100 metri siamo già fermi. Tocca a Dino forare, non vuole essere da meno del suo compagno di viaggio. Solito rito e una ventina di minuti ci vogliono tutti.
Alle 14.30 finalmente si riprende ma siamo solo al km 84 della famosa tappa facile, mancano ancora 38 chilometri ma c'è anche il tempo perché il vento contrario rinforzi con decisione e che le salite diventino più lunghe e asfissianti.
Alle 16.00, ormai a 10 chilometri dalla cittadina, si materializza un breve ma violento scroscio che ci inonda.
Perfetto, mancava solo questo.
Avete capito perché preferiamo le tappe difficili?
Ecco i dati odierni: tempo in bici ore 6.30, 113 km, dislivello 535 metri, vento contro...
 










 

Nessun commento: