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sabato 18 giugno 2022

16 giugno 2022 2a Tappa Red Deer-Edmonton, km 173

 16 giugno 2022 2a Tappa Red Deer-Edmonton, km 173

Diario di bordo - 16 giugno 2022
In viaggio verso l'Alaska - 5a tratta: Calgary-Prudhoe Bay
2 tappa: Red Deer-Edmonton, km 173
A nuttata è passata, in tutti i sensi: dormito abbastanza bene, anche se i postumi del jet-lag si fanno ancora sentire e le gambe son indurite da ieri, ma soprattutto fuori c'è il sole e molto meno vento.
Partiamo presto con l'obiettivo di completare la tappa... e siamo convinti che ce la faremo! Alle 7.30 siamo già in strada: in questi anni, soprattutto nei viaggi in bici, ho sposato in tutto e per tutto il motto di mio cognato Tony: "È alla mattina che si riempie la manina". Attraversiamo il fiume Red Deer, cervo rosso, o Wapiti in lingua indiana, e subito dopo lasciamo la highway a 4 corsie e ci inoltriamo su una stradina secondaria che ci porta in una foresta incantata. Evviva, finalmente ci sentiamo nell'anima di questo paese in cui trionfa la natura, ieri abbiamo visto quasi solo l'aspetto industriale a Calgary... Ci taglia la strada una famiglia di caprioli e poi affrontiamo una splendida ciclabile immersa nei boschi che ci porta fino a Lacombe, dove c'è una bella oasi naturalistica che fotografiamo. Oggi, nel percorso rurale, troveremo alcuni altri centri con nomi francesi come Millet e Le Duc. Al 60 km sono le 10.30 ed abbiamo già percorso tanta strada quanti ieri: quanto influiscono le condizioni atmosferiche... Oggi c'è un sole sfavillante siamo in maglietta e pantaloni corti fin dalla partenza, tutt'altro andare. Speriamo resti sempre così...
A Pakota, questa volta il nome non è di origine francese ma indiana, ci immettiamo nuovamente nella Highway 2 a e abbiamo un assaggio di quello che ci aspetta nei prossimi giorni, lunghissimi rettilinei infiniti, che durano decine di chilometri che portano verso il Grande Nord. Subito dopo vediamo le indicazioni per una riserva indiana e due persone ferme lungo la strada che erano evidentemente di origine pellerossa...
A pranzo, al centesimo chilometro, ci fermiamo in un boschetto per poter partecipare alla riunione settimanale dello staff Ancora in viaggio ed è stato un piacere reciproco chiacchierare della nostra esperienza a tantissimi chilometri di distanza, come essere a casa. Potenza della tecnologia. È stato un momento emozionante...
Ripartiamo e ci sorbiamo ancora i lunghissimi rettilinei, decisamente un po' monotoni, che però sono bike friendly, dato che presentano un' ampia banchina laterale, a volte ampia quasi come un'altra corsia. Inoltre gli automobilisti canadesi sono nel complesso rispettosi e attenti. Dal punto di vista della sicurezza stradale direi che sostanzialmente ci siamo.
Stiamo puntando con decisione a Edmonton, la capitale dell'Alberta, con i suoi grattacieli che si stagliano da lungi: è una città da un milione di abitanti e in quanto tale non semplice da attraversare in bici, dato l'aumento del traffico. Dormiamo in periferia, in un albergo della catena Super8, proprio come ieri. Discreto rapporto qualità prezzo. Ieri eravamo andati a cena in un ristorante greco: io e Dino ne avevamo un gran voglia, dopo aver passato la prima settimana di maggio in viaggio nel Peloponneso, ovviamente in bici con la nostra società ciclistica Pedale Veneziano. Da un viaggio all'altro all'insegna dello tzatziki...
A proposito di viaggi e di Pedale Veneziano, proprio oggi festeggiamo i 15 anni della partenza del viaggio a Capo Nord: io e Dino c'eravamo, assieme ad altri sei amici. Buon anniversario ciclistico!
Questa sera per la cena si vedrà ma qui non ci sono tante alternative, imperversano ovunque la grandi catene che si trovano in tutto il mondo. Quasi impossibile scamparci e ci dispiace, anche perché bici e cibi è il binomio perfetto, mentre la bicicletta non fa certo rima con l'hamburger...
Pazienza.
Ecco qualche dato della tappa per gli appassionati:
Km 173, ore di movimento 7 e 57 minuti, media 21,8 kmh, dislivello 379 metri.











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