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lunedì 13 giugno 2022

13 giugno 2022 - Partenza di Alberto Fiorin e Dino Facchinetti

 13 giugno 2022 - Partenza  di Alberto Fiorin e Dino Facchinetti

Sono arrivati in Canada Alberto Fiorin e Dino Facchinetti. L’ultima coppia di ciclisti che completeranno il progetto “In viaggio verso l’Alaska” e nello specifico percorreranno più di 4.000 Km per raggiungere Prodhoe Bay … la meta prefissata da Mauro Talini ciclista diabetico insulino dipendente, ciclista della solidarietà, che non ha mai raggiunto perché investito da un camion in Messico nel maggio 2013.
Iniziano i report di Alberto… e inizia l’avventura. Le bici sono ferme a Londra… speriamo e preghiamo. Oggi, tra l’altro c’è l’incontro con il Console…

 

Diario di bordo - 13 giugno 2022
In viaggio verso l'Alaska - 5a tratta: Calgary-Prudhoe Bay
Trasferimento aereo da Venezia a Calgary
Tutto molto bene ma...
Arriviamo in aeroporto con congruo anticipo, alle 6.00 per partire col volo per Londra della 9.00. Foto di rito, saluti agli accompagnatori che han voluto assistere alla partenza, mia moglie Tiziana e Ivana, sorella di Dino. Un bacio e un abbraccio appassionato, muto, che ha infiniti significati e sfaccettature, ma vuole soprattutto fungere da viatico alle mille emozioni di questa nostra immersione nel grande Nord.
Tranquillo il primo tratto fino a Londra (ancora un grazie infinito a Lorenzo per i suoi buoni uffici che ci hanno riposizionato su Heathrow) poi nell'enorme scalo londinese abbiamo vissuto un'avventura dantesca.
Una vera bolgia infernale, con una schiera infinita di centinaia e centinaia di passeggeri che camminano incolonnati girando attorno a dei paletti delimitatori, lentamente come dei penitenti rassegnati, con andamento bustrofedico, andata e ritorno quasi sui propri passi.
Una pena infinita, sconsolante. Non dico che abbiamo rischiato di perdere l'aereo, ma con due ore e venti minuti di tempo che avevamo a disposizione, abbiamo effettuato l'imbarco appena in tempo. Col fuori programma anche del mio passaggio ai raggi X con tanto di allarme impazzito, dovuto immancabilmente alla mia spalla bionica, della mia protesi al titanio che mi ricorda regolarmente il mio incidente durante il viaggio in Cina... Tocco ferro, ma sono costretto a giustificarmi esibendo la spalla martoriata e in sovracconto mi fanno anche togliere davanti a tutti le scarpe, non si sa mai...
Il lunghissimo pomeriggio passa piacevolmente tra un pranzo al volo, due film, qualche appunto sul diario ma soprattutto ora mi sto gustando un assaggio del Grande Nord, un impressionante distesa di ghiaccio tra la Groenlandia e il Mar Glaciale Artico, vista per la prima volta in vita mia a volo d'uccello.
Ho improvvisamente inquadrato l'inesorabile ambiente che ci accoglierà, si spera decisamente meno inospitale, senza cioè le distese di ghiaccio che stiamo sorvolando ma con più laghi, stagni e torrenti... In questo preciso istante, dall'oblò, percepisco che questo sarà un viaggio indimenticabile...
Giunti a Calgary (che emozione dopo due anni di preparazione e di continui rinvii essere finalmente qui!) siamo eccitati, contenti, carichi ma.... non ci sono le biciclette.
Era tutto troppo bello per essere vero.
Pazienza, ci dicono che sono restate a Londra e che arriveranno (si spera) domani. Dobbiamo fare di necessità virtù. Domani comunque era dedicato all'incontro col console e poi agli ultimi acquisti (tipo spray antiorso...). Se però non si risolvesse entro domani, sarebbe un bel problema.
Un po' abbacchiati, ma decisi a non farci condizionate troppo, andiamo in albergo, ci abbracciamo con Anacleto e Tony, con le loro belle facce un po' stropicciate dal duro viaggio ma che trasudano contentezza e soddisfazione.
Quindi riusciamo anche a cenare e concludiamo l'infinita giornata durata più di 30 ore di attività crollando a letto. Siamo 8 ore indietro rispetto all'Italia. Mi raccomando, che non vi venga in mente di telefonarci... Fateci riposare! Troppe emozioni.
 


 

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