venerdì 8 luglio 2022

7 luglio 2022 Comunicato stampa / resoconto "In Viaggio... verso l'Alaska"

 Massarosa, 07 luglio 2022


COMUNICATO STAMPA / RESOCONTO

“IN VIAGGIO… VERSO L’ALASKA”



Era il nostro sogno: vedere la bandiera del viaggio di Mauro Talini “L’amore crede nell’impossibile” - Diabetes no limits, un vessillo di cm. 37x90 con impresse le bandiere di tutte le nazioni attraversate in bici dal Sud al Nord delle Americhe… vederlo a Prudhoe Bay. Il testimone di un viaggio iniziato da Mauro il 1 gennaio 2013 ed interrotto per un fatale incidente il 13 maggio sulle strade messicane di Trincheras/Caborca, 16.142 km dopo. Un viaggio poi ripreso, almeno nella progettazione e nella preparazione dei 10 ciclisti staffettisti che a due a due avrebbero raggiunto il grande Nord, un viaggio rimandato più di una volta causa COVID-19 ma che in quest’anno 2022 aveva visto la sua realizzazione.

Perché così è stato.

Il 10 aprile i primi due ciclisti messicani Sebastian Gaxiola e Luis Daniel Avila (diabetico) sono partiti da Trincheras, esattamente dal luogo dove Mauro è stato investito e hanno raggiunto il confine Messico/Usa. Una pedalata esaltante, una comunicazione straordinariamente coinvolgente che ce li ha fatti seguire per oltre 700 km, momento per momento. Video, testimonianze, riprese, interviste… tutto fantastico. Il messaggio di speranza ha risuonato fortemente nel Messico e in Italia: sensibilizzazione al diabete, sicurezza stradale, salvaguardia del creato, solidarietà…

La bandiera poi è passata nelle mani di Teodros Talini (nipote di Mauro) e Federico Angeli, due giovani di Massarosa. Hanno percorso per più di 1000 km tutta la costa Californiana. La loro prima grande impresa e la loro prima esperienza. Fantastica. Dura in certi tratti ma piena d’incontri significativi: persone straordinarie, accoglienti. Luoghi incantevoli, di una bellezza unica. Il messaggio di speranza anche qui ha risuonato fortemente.

A San Francisco, un altro passaggio del testimone/bandiera, firmata da ciascuno di loro.

Da là hanno iniziato a pedalare Alessio Fresco e Francesco Zazza, entrambi diabetici di tipo 1. Che impresa! Straordinaria. Piena d’imprevisti fin dalla partenza da Roma. A questi due giovani è successo di tutto o quasi… ma sono rimasti sempre “sul pezzo”, determinati, sapienti nel fare le scelte e nel cambiare programmi quando necessario. Hanno pedalato sotto la pioggia, con la neve, un freddo devastante e non certo con l’equipaggiamento adeguato perché non previsto (un clima che non si era mai visto). La conferma della possibilità di gestire la propria cronicità, la capacità di gestire il Diabete quale frutto di un percorso importante di conoscenza della patologia e di sè stessi, di allenamento adeguato e strutturato, di alimentazione corretta… insomma il lemma “diabetes no limits” reso comprensibilissimo. La speranza per i diabetici… è certezza di una vita vissuta in pienezza.

E poi, a Salt Lake City, terzo passaggio del testimone/bandiera.

Sono partiti Anacleto Zanfi e Antonio Tavoni di Maranello. Esperti cicloviaggiatori. Brillanti, un po’ poeti e amanti della musica. Sempre, prima di partire, un post con una saggia frase sulla vita e una melodia adeguatamente suggestiva per quel tratto di strada. Magnifico! Ci siamo sentiti, anche noi, in viaggio… già leggendo i loro report. Emozioni uniche. Panorami infiniti, sali scendi denominati “mangi e bevi”, il perché ce lo spiegheranno. Divertenti. Fotogenici.  Una 4° tratta lunga oltre 2000 km. Tanta acqua e vento. Ma tutto per realizzare quel sogno di Mauro Talini, diventato anche il nostro sogno. Tutto per portare speranza, solidarietà e pace. Tutto per esaltare la bellezza dell’amicizia, della condivisione… dei valori che contano, che danno colore e calore all’essere umano e alla vita.

E infine Calgary. 

I due ciclisti veneziani, Alberto Fiorin e Dino Facchinetti, che arrivano in orario ma… senza bici. Certo, anche la 5° Tratta doveva “sorprenderci”. Il passaggio del testimone/bandiera, che a questo punto portava le firme di tutti gli otto ciclisti che avevano precedentemente pedalato. Lo scambio di fronte al Console dott. Andrea Riccio, avvenuto nel “Calgary Italian Cultural Centre”.


Un incontro istituzionale significativo. Bello. Una grande accoglienza. Il recupero delle bici, arrivate il giorno dopo. La sistemazione e la partenza. Perfetti pedalatori, esperti, sicuri, che in 9 giorni hanno macinato km a gogò (direbbe Alberto). Il diario di bordo, puntuale ogni mattina… su Facebook (fuso orario con 8/9 ore di differenza). Splendido. Emozionante… ma su questo non avevamo dubbi. Alberto Fiorin, scrittore di guide turistiche e di libri in cui racconta i suoi viaggi. Cicloviaggiatore carismatico, sempre in coppia con l’amico Dino. Uno sguardo straordinario capace di cogliere i particolari e raccontarli per esaltare la bellezza del viaggio lento (a piedi o in bici), della natura, delle persone incontrate e dei messaggi di speranza… che nel progetto “In viaggio … verso l’Alaska” ha abbracciato con fedeltà e nel nome di Mauro Talini.
Una presenza, quella di Mauro, percepita da tutti i 10 ciclisti come “compagno di viaggio”.
Ma il testimone, meglio la bandiera… non è arrivata a Prudhoe Bay ma a Fort Nelson alla 10° tappa, circa a metà della 5° tratta del viaggio.  Alberto ha subito un distacco della retina all’occhio destro. Poteva succedergli dappertutto, all’improvviso a casa o nei tanti viaggi di presentazione dei suoi libri… ma “il destino” ha voluto che fosse lì, nel nulla, durante questo progetto per una qualche “ragione” che davvero non sappiamo e non conosciamo, almeno per il momento. Fort Nelson, un comune con poco più di 4000 abitanti, in Canada, dove le distanze sono immense. Pochi giorni dopo Alberto e Dino sarebbero stati davvero isolati e i soccorsi sarebbero stati ancora più lenti, difficili e con il distacco di retina, lo sappiamo tutti, è necessario intervenire subito per non perdere l’occhio. Ma non solo, sono riusciti ad arrivare di venerdì presso una clinica: bastava un’ora dopo e avrebbero dovuto aspettare il lunedì per una prima visita. Una provvidenza. Sì, la possiamo chiamare solo così. Sono gli aspetti positivi, sono gli sguardi di speranza che fanno vedere “l’altra faccia della medaglia” quando tutto diventa insostenibile. Sono riusciti, grazie al medico, a fissare l’intervento all’occhio, nell’unica clinica possibile, già per quel lunedì. Hanno ripercorso la stessa strada a ritroso, con un’auto noleggiata per oltre 1000 km e, grazie a Dio, l’amico Dino aveva con sé la patente. Piccoli particolari che ora assumono un’importanza unica.

Poi sono stati giorni di angoscia e di speranza, giorni d’attesa e di ricerca di soluzioni possibili. Giorni di alti e bassi. Giorni in cui nelle nostre menti hanno frullato tanti pensieri e ci siamo posti tante domande.
La domanda centrale? Il viaggio richiama sempre con sé i messaggi delle fondamentali 4 “S”: Sicurezza stradale, Solidarietà, Salvaguardia del creato e Salute con l’accento particolare al diabete: abbiamo avuto tante occasioni in questi mesi di ripeterlo, mentre seguivamo le imprese dei nostri ciclisti.

E ora, che succederà?

Ora il concetto di salute è da considerarsi a tutto campo. La priorità assoluta, senza dubbio, per noi tutti è stata proprio questa. Perché è così. I nostri progetti, i nostri viaggi, le nostre mete, le nostre destinazioni, sono sì importanti, ma al primo posto resta la persona. Resta l’attenzione assoluta alla persona. Perché è questo il senso profondo della nostra vita.
Così, oggi, Alberto e Dino sono rientrati a Venezia e siamo rassicurati sulle condizioni di salute di Alberto, anche se ne avrà per molto, ci vorrà pazienza e anche speranza perché non è certo che possa recuperare la vista come prima… ma è oggi che il nostro comunicato stampa pone la parola “fine” al progetto “In viaggio… verso l’Alaska”.

E l’ultima considerazione è proprio sulla parola “fine”.

Perché questo termine, per noi, oggi ha un significato particolare: anzi noi essere umani non conosciamo il “concetto di fine”, perché di fatto non esiste ma è un vocabolo che significa in realtà trasformazione, passaggio da una realtà ad un’altra. E nell’esperienza di Mauro Talini, pur non totalmente consapevoli, lo abbiamo messo in evidenza dando il nome all’Associazione stessa “Ancora in Viaggio”… perché di fatto è così: c’è la “NON FINE”.
L’esperienza della vita e del viaggio come metafora, lo abbiamo ripetuto più volte: “il viaggio non finisce mai”, perché non è tanto la destinazione (Alaska – Prudhoe Bay), ma come si è viaggiato ed è quello che conta. Come lo abbiamo scritto nel libro di Mauro Talini “Ancora in Viaggio”, edito da Pendragon nell’anno 2018. A pag. 278 – leggiamo, forse come segno premonitore: <Ora, nulla si è fermato. Non esiste la parola fine, anzi! Ancora in viaggio  vuole portare semi di speranza in ogni situazione e in ogni persona perché l’affascinante avventura della vita continui a parlarci e dirci che “l’amore crede nell’impossibile”>.

Così i nostri 10 ciclisti hanno viaggiato e come hanno viaggiato! 

Racconteremo ancora  le tratte, con testimonianze, foto, video, incontri. Promuoveremo eventi dove porteremo l’esperienza personale di ciascuno. Tutti hanno vissuto con intensità e ricchezza un’avventura indimenticabile e noi insieme a loro. E i messaggi della “Salute”, di “Diabetes no limits”, della “Sicurezza stradale”, della “Salvaguardia del creato” e della “Solidarietà” continueranno ad impegnare noi in primis “Associazione Ancora in Viaggio” e “ANIAD” e a coinvolgere tutte le persone che in tanti modi hanno espresso prossimità, impegno, condivisione.

“Ancora in viaggio”… sì, Mauro Talini sarà sempre in viaggio! Non potevamo noi, in questo anno 2022, mettere la parola FINE a quel grande sogno di portare a tutti un messaggio di speranza!

Un ringraziamento particolare va alle Istituzioni che hanno patrocinato e sostenuto il progetto, Enti, Federazioni diabetiche e ciclistiche, Associazioni e partners.
Tanta gratitudine alle persone incontrate dai ciclisti durante il viaggio, sono stati veri “angeli del cammino”;  tanta riconoscenza alle moltissime persone che ogni giorno si collegavano sui social per seguire il viaggio e un grazie sincero e pieno di affetto a Mauro Talini.

Grazie, grazie davvero a tutti! E sempre e ancora … in viaggio!


Tutti i particolari e i dettagli dell’iniziativa si possono visualizzare nel sito www.maurotalini.org  e nello specifico attraverso il blog  http://maurotalini.blogspot.com/
Opppure dai social delle due Onlus:
https://www.facebook.com/MauroTalini
https://www.facebook.com/aniad.org

Per ulteriori informazioni:
UFFICIO STAMPA – Marta Graziani
info@maurotalini.org
Ancora in Viaggio  - Presidente Massimiliano Talini cell 340.9180745
ANIAD – Presidente Marcello Grussu cell 340.0543583


05 luglio 2022 Interrompiamo le comunicazioni del "diario giornaliero" del progetto "In viaggio... verso l'Alaska"

 05 luglio 2022 Interrompiamo le comunicazioni del "diario giornaliero" del progetto "In viaggio... verso l'Alaska"

"Consideriamo interrotte le trasmissioni"... il post di Alberto ci ha fatto il punto della sua situazione fisica e del progetto "In viaggio.... verso l'Alaska" e ovviamente, come è giusto che sia, termina il "diario di bordo" giornaliero.
Ma non termina la comunicazione...
A presto gli aggiornamenti, i passi futuri, i resoconti, le testimonianze...
Qualcuno ha scritto: "Non è la destinazione, ma il viaggio che conta"... e il "viaggio non finisce mai!"
Quindi... a presto!

Click.
Questa mattina nella mia testa ho sentito lo scatto. Ho capito che questa parentesi nordamericana è definitivamente finita, conclusa. Subito dopo mi sono alzato, alle 5.00 strascichi evidentemente del jet-lag, e mi sono rasato dopo 21 giorni. Non aveva più senso l'aspetto selvaggio, la barba lunga da viaggiatore estremo. Ora ho fatto definitivamente pace con me stesso, con l'avventura e la disavventura, pronto a macinare nella testa nuove occasioni e il modo per tornare ad essere ancora in viaggio e continuare gli obiettivi che ci eravamo prefissati di raggiungere e fare conoscere, cioè le famose S: Salute (legata eminentemente al Diabete ma non solo), Salvaguardia dell'ambiente, Sicurezza Stradale, Solidarietà. E il costruttivo ricordo di Mauro.
Vi terremo informati.
Adesso, se siete d'accordo, considererei interrotte le trasmissioni, pur con la promessa di continuare a tenere vivo il filo che ci ha legato in queste settimane, che mi ha molto stimolato e soddisfatto, in una situazione a metà tra feuilleton ottocentesco e racconto a puntare di Jack London.
Saluti a tutti e grazie della vostra vicinanza e partecipazione, all'avventura prima e alla disavventura poi. Ringrazio anche i miei compagni di avventura, staffettisti e non solo, Sebastian, Daniel, Teodros, Federico, Alessio, Francesco, Anacleto, Antonio e (concedetemelo) soprattutto Dino. E poi ancora Massimiliano, Marta, Mirco, Marcello, Roberto, Loly e tanti altri che da dietro le quinte hanno tessuto la trama infinita di questa tela, di questo viaggio che non vuole terminare.
Una ragione ci sarà...

04 luglio 2022 Visita all'ospedale Negrar VR

 4 luglio 2022 Visita all'ospedale Negrar

 

l post di Alberto, dopo la visita al Negrar ci regala tanto sollievo!

Finalmente una notizia positiva. Finalmente si riaccende la speranza che l'occhio non sia totalmente compromesso... anche se ci vorrà ancora pazienza e tempo. Siamo contenti!

Abbiamo sperimentato che la speranza deve sempre accompagnare i nostri passi quotidiani così da non lasciarci schiacciare dal peso delle prove, dalle difficoltà, dagli imprevisti.

Avanti e a presto!


 

 

Ancora in viaggio... ma con altro mezzo e altro equipaggio. Oggi, smaltita la sbornia di stanchezza del viaggio aereo intercontinentale, pronti a ripartire in quel di Negrar, in Valpolicella, per la visita di controllo e verifica dell'occhio. Per ogni evenienza mi sono portato il pigiama (nuovo, come mi ha insegnato mia madre) e assieme a mio fratello Franco e a Tiziana siamo partiti per questa nuova avventura.
La faccio breve: la primaria ha verificato che la pressione si è abbassata a 35, sempre alta ma umana ed ha dato la colpa a dei residui dell'intervento alla cataratta che hanno ostruito i condotti oculari. Quindi ha provveduto a toglierli ambulatorialmente (brividi...) con una sorta di bisturi (Arancia Meccanica docet) e adesso dovrebbe essere tutto a posto. Giovedì controllata alla pressione e poi penseremo a togliere l'olio, entro due mesi.
Insomma, poteva decisamente andare peggio, questa sera dormo ancora nel mio letto (e penso di svenirci dentro) e comincio a rilassarmi...

3 luglio 2022 Pit Stop Sanitario e ritoro a casa 9° giorno

 3 luglio 2022 Pit Stop Sanitario e ritoro a casa 9° giorno

 

3 luglio 2022

Ringraziamo il Buon Dio, ringraziamo Dino Facchinetti e Alberto Fiorin per la pazienza e per l'accettazione serena di un'esperienza impensabile ed inimmaginabile. Sono arrivati in Italia e a casa. Ora siamo tutti concentrati "sull'occhio" di Alberto. Che davvero ci sia una sicura e pronta guarigione. A Dino, desideriamo esprimere tanta gratitudine ... per l'amicizia e per la testimonianza che ci ha donato nel suo prendersi cura del compagno di viaggio. Un esempio. Ci aggiorniamo, nei prossimi giorni, appena abbiamo nuove notizie della salute di Alberto.

 

 

Diario di bordo - Dom 3 luglio 2022
In viaggio verso l'Alaska - 5a tratta: Calgary-Prudhoe Bay
Pit Stop sanitario e ritorno a casa: 9 giorno
Landed.
Il nostro trasferimento di 35 ore tra aereo e soste in aeroporto è terminato. Adesso finalmente posso concentrarmi solo sulla mia salute: domani visita e consulto specialistico e poi si vedrà.
Pronti a ideare nuove avventure.
Grazie mille per la partecipazione durante questi giorni, vi abbiamo sentito veramente vicini e solidali.
Alberto e Dino

2 luglio 2022 Pit Stop Sanitario 8° giorno

 2 luglio 2022 Pit Stop Sanitario 8° giorno

Diario di bordo - Sab. 2 luglio 2022
In viaggio verso l'Alaska - 5a tratta: Calgary-Prudhoe Bay
Pit Stop sanitario: 8 giorno
L'ultimo balzo dal Grande Nord.
Questo viaggio dantesco, infernale, sta finendo. Siamo a Montreal, dopo già 24 ore di viaggio ma solo 6 di volo, e stiamo per spiccare l'ultimo salto transoceanico che ci porterà direttamente a Venezia. La notte passata a Calgary disteso nei seggiolini della sala d'attesa ha avuto dei risvolti drammatici, ma ormai è acqua passata, e ce la siamo scrollata di dosso.
Ora siamo concentrati sull'arrivo e sulle prossime cure: già prenotata visita lunedì pomeriggio all'ospedale specialistico di Negrar, Verona, dove in caso sono pronti a effettuare un intervento di drenaggio all'occhio. Della serie: ancora in viaggio... anche perché in contemporanea Dino dovrà rimontare le biciclette, ammesso che arrivino...
Nel frattempo non posso che ringraziare l'amico Dino per la fraterna presenza e assistenza, con condivisione di gioie e dolori.
Questo siamo noi, non si molla nessuno per la strada...
 
 

1 luglio 2022 Pit Stop Sanitario 7° giorno

 1 luglio 2022 Pit Stop Sanitario 7° giorno



Diario di bordo - Ven. 1 luglio 2022
In viaggio verso l'Alaska - 5a tratta: Calgary-Prudhoe Bay
Pit Stop sanitario: 7 giorno
Oggi si ferma tutto qui in Canada, è festa nazionale, il Canada Day, in cui si festeggia la nascita della Confederazione canadese avvenuta il 1 luglio 1867. Fuochi d'artificio, parate, sfilate, barbecue, insomma un po' l'opposto del nostro stato d'animo dato che stiamo lasciando il Canada, paese giovane, curioso, molto proiettato sullo stile yankee (a nostro parere) ma anche con una natura straordinaria, apparentemente incontaminata.
L'aeroporto di Fort St. John è regionale, piccolino, appena arrivati un addetto guarda i nostri bagagli, le nostre bici, scuote la testa e li misura con un metro. Capiamo subito che saranno cavoli amari.
Al check-in infatti ce le battezzano subito come oversize e overweight e
solo per procedere ci chiedono 100 dollaro a cranio (all'andata era tutto ok) ma in questo aeroporto piccolino anche lo scanner per i bagagli è proporzionato a tutto il resto e la scatola non ci passa. Morale, con nostra grande costernazione vogliono fare un'ispezione manuale aprendo con il cutter le scatole. Piccolo problema: sappiamo bene che se si tagliano sarà impossibile ricostruirle perché non erano i normali scatoloni da bici ma fogli di cartone appositamente modellati da Dino. Li preghiamo in ginocchio, cerchiamo di farle passare nella macchina mettendole inclinate ma niente, il caposcalo impone il taglio.
E taglio sia, facciamoci il segno della croce sperando che il bagaglio interno non fuoriesca come un magma informe. Per fortuna il personale è stato comprensivo, ci ha offerto nastro adesivo e forbici e dopo aver squartato, mi ricorda la mia ultima operazione, suturiamo le ferite col nastro e in qualche modo ricompattiamo le scatole. Chissà se saranno in grado di superare indenni due scali...
Chissà se anche noi supereremo indenni i due scali, a Calgary e a Montreal, dove dovremmo aspettare rispettivamente 11 ore e 8 ore e mezza. Riusciremo mai ad arrivare a Venezia integri?

30 giugno 2022 Pit Stop Sanitario 6° giorno

 30 giugno 2022 Pit Stop Sanitario 6° giorno

Diario di bordo - Gio. 30 giugno 2022
In viaggio verso l'Alaska - 5a tratta: Calgary-Prudhoe Bay
Pit Stop sanitario: 6 giorno
Penultima tappa della nostra Odissea, non ho neppure la forza di scrivere molto. La visita di controllo mattutina evidenzia ancora una forte pressione oculare e il medico di Edmonton vorrebbe che tornassi da lui per fare un drenaggio.
Alla sola idea di altri 2200 km in macchina ci viene da piangere e allora optiamo piuttosto per un veloce rientro in Italia.
Dino on the Road again, stavolta su un pick up che trasporta le nostre bici impacchettate, "solo" 360 km fino a Fort St. John dove domani pomeriggio prenderemo un volo che, dopo 35 ore, ci farà atterrare alle 10.50 di domenica a Venezia. Già prenotata per il stesso giorno una visita oculistica.
Speriamo bene.
Scusate la stringatezza ma sono spossato.