domenica 25 maggio 2008

EPILOGO

Mercoledì 21 maggio

Ciao ragazzi!!
Vi siete dimenticati di me? O forse io mi stavo dimenticando di voi?!? Oggi pomeriggio mi è stato fatto notare che vi avevo promesso di raccontare il tempo trascorso in Terra Santa. Negli ultimi giorni del tour avevo perso l’abitudine di scrivere e sinceramente mi faceva fatica riprendere, ma adesso che ci sono mi piace, perciò… vai con il racconto!!
Dopo l’arrivo molto sofferto del 14 maggio ho passato i due giorni successivi a Gerusalemme, il primo da turista, girottolando in bici, il secondo da vero pellegrino. All’inizio vi confesso che ero un po’ spaesato, come saprete lì convivono etnie e culture diverse: puoi trovare ebrei, cristiani cattolici ed ortodossi, musulmani, greci, armeni che vivono a stretto contatto tra loro. Come immaginerete non ci capivo un granché, poi mi sono ambientato, ho conosciuto diverse persone e molti italiani... così il secondo giorno Gerusalemme la sentivo mia.
La visita dei luoghi sacri dove è stato Gesù è stata molto toccante, ho potuto visitare il Santo Sepolcro, dove Nostro Signore è risorto, il Monte degli Ulivi, ho partecipato alla Via Crucis organizzata dai padri francescani proprio sullo stesso percorso fatto da Gesù 2000 anni fa… qui se hai un po’ di fede senti un’atmosfera particolare, spirituale direi. Ho salito gli scalini della Via Dolorosa, anche se a dire la verità l’avevo percorsa il giorno prima con bici al seguito, senza però minimamente sospettare di trovarmi proprio lì!! Questa via infatti per noi cristiani è molto significativa, ma per gli abitanti della città vecchia è una delle tante viette dove si possono trovare souvenir, mercatini e negozi vari. A Gerusalemme le stradine formano dei veri e propri labirinti, ecco perché ero spaesato!! Dopo questi primi giorni, in cui mi sono dedicato alla “vita da pellegrino” confessandomi, andando alla Messa, pregando per me e per chi me lo aveva chiesto e soprattutto ringraziando Dio, ho sentito nostalgia del deserto, così ci sono tornato ed ho alloggiato a Gerico in Palestina, un’oasi in mezzo alle dune (ma dove la troveranno l’acqua?!?). Gerico si trova vicino al famoso Monte delle tentazioni dove Gesù digiunò per 40 giorni e dove fu tentato più volte. Ho potuto visitarlo prendendo una funivia perché in bicicletta sarebbe stata un’impresa impossibile. Ho incontrato diversi italiani anche lì, e comunque i palestinesi sono molto accoglienti…l’unica accortezza da usare con loro è non parlare mai di Israele… la tensione si sente nell’aria…tanto che un ragazzo mi ha tirato un sasso, era vicino e penso che volesse proprio colpirmi.
Il giorno seguente sono rimasto in Palestina andando a visitare Betlemme, città contornata da mura altissime lunghe più di 130 km. Dopo l’ennesimo controllo del passaporto mi sono sistemato in una casa d’accoglienza – hotel gestita da frati francescani, come a Gerusalemme, con la differenza però che il padre, dopo aver saputo che avevo fatto questo viaggio fino ad Israele in bicicletta dall’Italia, mi ha ospitato senza farmi pagare né il vitto né l’alloggio! Anche qui ho incontrato molte persone del mio paese e comunque la lingua italiana è molto conosciuta anche da chi italiano non è. Ho visto il luogo dove è nato Gesù, la mangiatoia, che emozione…
Poi mi sono avviato per tornare a Gerusalemme ma 3 km prima dell’arrivo ho avuto un piccolo imprevisto: una macchina mi ha tagliato la strada, io ho frenato ma ero vicino e poi molto probabilmente avevo i freni finiti a causa di tutta l’acqua che ho preso… così sono andato a sbatterci, sono caduto e mi sono fatto male ad un ginocchio che si è un po’ gonfiato, oltre a qualche escoriazione. La bici si è salvata, anche se si è storto il manubrio. Fortuna ha voluto che il fatto accadesse proprio di fronte ad una farmacia, così sono entrato e mi sono fatto dare qualche rimedio, peccato però che una volta uscito non ho trovato più il tipo che mi aveva fatto cadere, si era volatilizzato insieme alla sua macchina… Comunque tutto si è risolto ed alla fine io mi sento fortunato perché se questo mi fosse successo 10 giorni fa la situazione si sarebbe messa molto male!
A Gerusalemme poi ho incontrato “l’angelo ciclopellegrino portatore di insulina”, con lui ho trascorso l’ultimo giorno e mi sento di confermare quello che vi dissi già ad Iskenderum: ho trovato un grande amico! Che bello parlare con qualcuno e sentire che ha provato le mie stesse sensazioni!!
Cos’altro potrei raccontare? Avrei molte, moltissime altre cose… ma la realtà è che domani sarà il mio primo giorno di lavoro e “l’avventura straordinaria” si è conclusa, anche se sento che dentro di me vivrà molto a lungo…spero di essere riuscito a rendervi partecipi delle mie emozioni in modo da poterle condividere con voi, perché sapete, il mio entusiasmo è merito anche del vostro interessamento.. dov’è la felicità se non puoi condividerla?
Ciao e grazie a voi tutti di avermi seguito con tanto calore.
Mauro

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